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FISCO: IMU SECONDA CASA UN SALASSO

E’ allarme rosso per l’Imu seconda casa. I dati, non certo confortanti, vengono dalla Confedilizia -l’associazione dei proprietari di casa- che ha reso note le tariffe entrate in vigore sugli immobili concessi in locazione nei Comuni che risulta abbiano già approvato in via definitiva le relative aliquote.

Gli aumenti per una seconda dimora rispetto alla vecchia Ici sono del 300, 600, 700, fino al 3000% per i contratti concordati. Determinati da due fattori: l’aumento del 60 per cento della base imponibile dell’imposta, dovuto alla variazione del moltiplicatore della rendita catastale e l’aumento dell’aliquota applicabile.

Per gli immobili di 2° classe 1, l’aumento dell’Imu sulla seconda casa è del 748% a Parma, del 636% a La Spezia, del 359% a Savona, del 204% a Castiglione della Pescaia, del 143% a Reggio Emilia, del 140% a Salerno, del 113% ad Alba, del 106% a Ferrara. Il picco stratosferico si raggiunge a Forlì dove l’Imu è più alta dell’Ici addirittura del 3.037%.

Minori gli aumenti dell’imu sulla seconda casa per gli immobili a contratto libero (4+4), sempre – salvo il caso di Alba (92%) – superiori al 100%.

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