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MERCATO 2015 :GLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN EUROPA SUPERANO IL PICCO DEL 2007

 Ritorno ai tempi d'oro per i volumi di transazione nell'immobiliare europeo. Nonostante l'Italia continui a procedere a marcia ridotta nel settore residenziale, l'attività commerciale nell'intera Europa ha registrato, nella prima metà del 2015, i più elevati livelli di investimenti dai picchi del 2007, precedenti la grande crisi internazionale. Ad affermarlo un report appena emesso da Savills che ha monitorato 16 Paesi europei, con un totale di investimenti di 102,5 miliardi di euro alla fine del giugno scorso, il livello più alto _ appunto _ dal 2007 e in aumento del 25% sullo stesso periodo del 2014.

«In linea con le nostre previsioni, il mercato degli investimenti immobiliari europei è sulla strada di chiudere l'anno a 230 miliardi di euro, con gli investitori istituzionali che continuano a privilegiare le piazze “core”. Regno Unito, Francia e Germania rappresentano infatti ancora il 67,8% del volume totale», spiega Lydia Brissy, direttore del team di ricerca europea di Savills, nel report. «Tuttavia _ aggiunge _ è in crescita la parte di investimenti in piazze non “core”, in linea con un aumento della propensione al rischio». Il settore degli uffici contiua a dominare l'attività di investimento con una quota media del 39% sul totale delle transazioni in ogni Paese, ma con alcune importanti eccezioni in cui è la quota di retail a prevalere sugli uffici. Così in Germania, dove conta il 42%, Finlandia con il 43%, Paesi Bassi (43%), Norvegia (62%) e Portogallo (83%).

Secondo Savills è in continua crescita anche l'attività di investimento cross-border, con un aumento degli investitori provenienti dagli Stati Uniti e un continuo interesse da parte di quelli asiatici e del Medio Oriente. E se per esempio in Svezia la quota di investimenti da parte di investitori esteri è stata del 10%, in Paesi come l'Italia, il Portogallo e la Polonia ha superato l'80 per cento. E' interessante anche esaminare i Paesi in cui si è avuta la maggiore accelerazione degli investimenti nel secondo trimestre 2015 rispetto a quello precedente: in Portogallo l'exploit è stato del 720%, in Norvegia del 391%, in Italia del 154 per cento. Una conferma importante per un'area mondiale in cui la crisi greca avrebbe potuto avere un ruolo di vero e proprio freno a mano.Fonte Sole24

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