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MERCATO 2015: TORNA A RICRESCERE LA DOMANDA DEL NUOVO E DI QUALITA'

Primavera in arrivo sul residenziale di Monza, dopo un inverno partito nel 2007, che ha visto la città perdere circa il 40% volumi di vendita per arrivare nel 2014 a poco più di mille unità residenziali scambiate. I primi segnali di un'inversione di tendenza sono arrivati alla fine dello scorso anno, quando il bilancio delle transazioni ha fatto segnare un +1% rispetto al 2013. La risalita sembra confermata anche dai primi tre mesi del 2015. 

Lo riferisce, con un mix di cautela e ottimismo, Mauro Danielli, presidente dell'Osservatorio degli immobili e del territorio della Camera di commercio di Monza e Brianza, che a cadenza semestrale monitora il segmento, in collaborazione con Fimaa e TeMa. È ancora presto invece per parlare di rimbalzo sul versante prezzi: il trend si mantiene in discesa, anche se a velocità ridotta rispetto agli anni scorsi. Nel secondo semestre 2014 a Monza i valori sono scesi in media dell'1,4% (in Brianza dello 0,9%) su base annua. Il gap accumulato è tuttavia notevole: dai valori pre crisi, i valori delle case hanno perso tra il 20 e il 30%. I più colpiti, naturalmente, gli immobili di scarsa qualità e l'usato. La domanda di chi cerca casa oggi – e compra in liquidità, senza passare dal mutuo, come fa circa il 60% degli acquirenti sulla piazza monzese – preferisce il residenziale nuovo, purché di qualità (classe energetica A o B, quindi, e buone finiture). I prezzi di listino si sono ridimensionati, riavvicinando la domanda potenziale a questa fascia di mercato: in zone, ad esempio, dove non mancano interventi di residenziale nuovo, come San Giuseppe e Triante, si compra a 3mila-3.600 euro al mq. Si cercano tagli di 70-80 mq, seguiti da bilocali di 50-60 mq, adatti anche come investimento da mettere a reddito. Anche se l'offerta di case da locare in città è molto alta – la Cdc ha calcolato che nel capoluogo ci sono oggi 3.600 immobili in vendita – la domanda d'affitto continua infatti a tenere, con un indice di assorbimento annuale del 30,6%. Quasi impossibile, infine, vendere gli appartamenti in condomini di edilizia anni 70 con tagli di ampie metrature (dai 90-95 mq in su). Fonte Sole 24

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