Vendita Affitto

ricerca immobili

Ricerca avanzata

MERCATO 2016: SPAZI AD USO UFFICIO PUNTO DI FORZA NEL MERCATO 2016

 Siano spazi a reddito o da riqualificare, sono stati gli uffici nell’anno che si è appena concluso a rappresentare l’asset class prescelta dagli investitori del real estate. Una tendenza che dovrebbe continuare, se non ci saranno scossoni sul fronte della ripresa economica, anche nell’arco del 2016.

Il mercato degli uffici è in miglioramento a livello europeo, nonostante la discontinuità dello scenario economico e un aumento ancora modesto dell’attività edilizia. «La maggior parte dei mercati ha raggiunto un buon equilibrio – dicono da Scenari Immobiliari - e con aumento della domanda intorno al 10% rispetto all’anno precedente. E un rafforzamento dell’assorbimento, soprattutto nelle principali città dell’Europa del sud, oltre che a Londra e Parigi, e calo della vacancy rate, attualmente intorno al 10,5%, con previsione di ulteriori flessioni nel prossimo biennio».

In Italia gli investimenti dei protagonisti internazionali hanno puntato su questa tipologia di edifici. Oggi, per via della forte concorrenza sui pochi oggetti di qualità, si iniziano a valutare anche operazioni di riqualificazione e location secondarie.

«In Italia i volumi 2015 si sono attestati intorno a 6,5-7 miliardi di euro, con un contributo rilevante del settore uffici – dice Cristiana Zanzottera, responsabile della ricerca per JLL -. Nei primi nove mesi del 2015 gli investimenti in uffici sono stati pari a 1,9 miliardi di euro su 4,9 miliardi, poco meno del 50%. La tendenza resta quella. Gli uffici hanno preso così il posto del retail nei portafogli».

L’Italia rimane pertanto un Paese di interesse per gli investitori, grazie al costo del debito relativamente basso rispetto ai ritorni, ancora elevati soprattutto sui prodotti secondari.

«L’attesa ripresa dei consumi e dell’occupazione avrà un diretto effetto sul mercato immobiliare in particolare delle abitazioni e degli uffici - spiega Leo Civelli, ceo di Reag -, la ripresa dell’occupazione porterà a una crescita dell’assorbimento degli spazi a uso ufficio, principalmente quelli di classe A».

 

Nel settore retail i prodotti di qualità vengono sempre più apprezzati, anche in location secondarie come il Sud. «È chiaro che si tratta di immobili che devono avere buone performance e un buon track record» dice Zanzottera. I rendimenti attesi dagli investitori si aggirano oggi sul 7% (5,75% i prodotti prime).

Joachim Sandberg, ceo Sud Europa di Cushman & Wakefield, ritiene che il trend positivo continuerà anche l’anno prossimo. Tra i settori predominanti c’è quello degli uffici, mentre il retail ha subito un calo non tanto perché non c’è domanda ma piuttosto perché non si trova prodotto. «Ormai non ci sono più perplessità sul Paese - continua - e i capitali continueranno a confluire qui». «I volumi sono in crescita nelle transazioni di capital market - dice -. Il 2015 ha chiuso con sette miliardi di volumi, 6,2 miliardi se non si considera l’operazione su Porta Nuova, quindi con un minimo di crescita del 20% sul 2014. Il grande apporto è stato quello dei capitali esteri, per il 50% europei, per il 25% dal nord America e per il 20% circa da Medio Oriente e Asia». 

Secondo Reag, la crescita delle vendite nel settore GDO si consoliderà, confermando questo settore come uno dei più interessanti di tutto il real estate italiano così come continuerà a esserlo la logistica grazie all’e-commerce.

Secondo Scenari Immobiliari il comparto industriale europeo ha evidenziato notevoli segnali di miglioramento, in quanto l’aumento della produzione industriale ha innescato la crescita della domanda immobiliare. In Italia si attende ancora il recupero. La logistica con il 7% del totale nel terzo trimestre 2015, si conferma secondo Cbre in un momento di forte interesse da parte di operatori specialistici: Logicor, Prologis, P3, Segro tra i più attivi in Italia.

 

Se ci spostiamo al settore turistico, la promozione del Sistema Italia e l’aumento dei viaggiatori a livello mondiale porteranno ad un’ulteriore crescita del numero dei visitatori con dirette conseguenze sul settore immobiliare alberghiero. I volumi degli investimenti nel real estate alberghiero si sono attestati a quota un miliardo, in netta ripresa dagli anni passati.Fonte Sole24

NOVITA'

Copyright ©2011 D.I.B. Srl (Domus Immobiliare Briantea) P.IVA e CF 012345678912