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MERCATO: CON IL GARANTE IL MUTUO PASSA

Non c’è mutuo senza garante: in tempi in cui ottenere denaro dalle banche è davvero arduo, tre mutui su 10 vengono concessi se c’è il garante.
L’indagine, condotta analizzando i mutui concessi da aprile a settembre 2012, rivela la difficoltà di “farcela da soli”: se il 47% dei mutui che le banche hanno deciso di finanziare è cointestato a due soggetti, oltre un mutuo su quattro ha bisogno di una figura esterna che garantisca il costante pagamento delle rate. Interessante, poi, è che il 6% dei mutui concessi prevede tanto un garante, quanto un cointestatario.
“Solo cinque anni fa   – persone relativamente vicine al mutuatario, come un amico, il datore di lavoro o il proprio partner (anche non convivente) potevano essere validi candidati ad assumere il ruolo di garante; oggi vengono riconosciuti come idonei solo soggetti con comprovati ed ufficiali legami di parentela: sono i genitori, nello specifico, le persone maggiormente coinvolte”.

Il mutuo con garante finanzia il 59% del valore della casa
Il mutuo con garante prevede un importo di 143.000 euro – una cifra più elevata rispetto alla media dei mutui italiani (pari a poco più di 120.000 euro) – da restituire in 24 anni. Il loan to value, l’importo finanziato con il mutuo, è il 59% del valore dell’immobile. Mentre l’età media del mutuatario è di 37 anni, quella del garante arriva a 51 anni.

Il garante per l’acquisto della prima casa
Nel 74% dei casi analizzati, il finanziamento è legato all’acquisto della prima abitazione, mentre solo il 4% delle richieste riguarda la seconda casa: una riprova del fatto che si ricorre al garante soprattutto in caso di vera necessità, non di investimento. Sommando i mutui liquidità ai prestiti di rifinanziamento di mutui già esistenti, arriviamo a identificare circa il 18% del campione: una percentuale piuttosto elevata, espressione di una difficoltà che è sotto gli occhi di tutti.

A tasso variabile
Il tasso più comune dei mutui con garante è indubbiamente quello variabile, scelto dal 60% del campione; il tasso fisso, invece, arriva solo al 34%. Interessante notare, infine, che mentre lo stipendio del primo intestatario si aggira attorno ai 1.400 euro, quello del garante è sensibilmente più elevato, arrivando a una media di 1.900 euro.
Il garante è la figura che “rassicura” la banca circa la disponibilità del denaro nel caso di difficoltà economica del mutuatario: come tale, deve poter contare su una certa disponibilità economica, attraverso il suo reddito o le sue proprietà.

L’attendibilità del garante
“Alla banca – spetta il compito di sondare la situazione finanziaria del garante, per capire se, in caso di dissesto, costui possa permettersi di sobbarcarsi le rate da pagare. Il fatto di non essere garante di altri finanziamenti in corso, rappresenta un elemento a favore del richiedente mutuo. Altro requisito è l’età: nella maggior parte dei casi, non può superare gli 80 anni; in caso contrario per le banche il soggetto non è quasi mai ritenuto una valida garanzia.”.

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