MERCATO: IL MUTUO NON E' IN ROSA
Solo nel 27% delle richieste di mutuo è una donna a richiederlo.
L’indagine di Mutui.it (www.mutui.it) su un campione di oltre 16.000 preventivi di mutuo compilati da gennaio ad oggi, mostra come le donne richiedano i mutui solo in pochi casi.
39enne con uno stipendio superiore alla media – A chiedere un mutuo in media è una donna sui 39 anni per l’acquisto della prima casa (74% del totale delle richieste), con uno stipendio superiore alla media: 1.800 euro al mese. La richiesta che presenta alla banca è pari a 127.000 euro, da restituire in un periodo abbastanza lungo, 24 anni; la percentuale da finanziare attraverso il mutuo è pari al 55% del valore dell’abitazione da acquistare.
Le donne lo preferiscono variabile – Il 44% delle donne preferisce il tasso variabile, mentre il tasso fisso, invece, è fermo al 36%. Interessante da notare, inoltre, che se in fase di preventivo si riporta il nominativo di un cointestatario, questi dichiara uno stipendio che non supera i 1.300 euro. Il 59% dei mutui rosa è richiesto da donne single, in quanto solo il 41% dei mutui sono cointestati.
Sottopagate o disoccupate - La causa è da ricercarsi nella disparità di stipendio, considerato che secondo la Commissione europea per la parità retributiva nei paesi dell’Unione, le donne percepiscono in media il 16,4% in meno degli uomini (a parità di mansione).
“È innegabile che le donne vivano in Italia una situazione di maggiore difficoltà rispetto agli uomini– spiega Lorenzo Bacca, responsabile Business Unit di Mutui.it –e la scarsità di finanziamenti intestati a donne, accentuata dalla crisi economica, è in realtà un fenomeno dalle radici ben salde”.
A chiedere un mutuo sono sopratrosatutto le donne del Nord o del Centro Italia. Guida la classifica la Liguria (con il 34%), seguita da Lazio (32,8%) e Umbria (31%).
La coda della classifica vede solo regioni del Sud, dove il tasso di disoccupazione tra le giovani donne del Mezzogiorno è al 48%, con la Puglia nella condizione peggiore: solo il 17,6% dei mutui è richiesto da cittadini di sesso femminile.
