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FISCO: LA NUOVA ICI INDEBOLISCE LA CEDOLA

L' Imu sulle seconde case locate erode in media il 30% del risparmio fiscale della <<Tassa piatta >>, la nuova Imu si mangerà in media un terzo del risparmio sulle tasse generato dalla cedola secca sugli affitti abitativi. Certo per i proprietari con reddito elevato (oltre i 55 mila euro all' anno) la perdita sarà più limitata, ma per quelli a basso reddito l'erosione del vantaggio fiscale potrebbe superare il 70%, senza contare, inoltre che chi sceglie la cedola non può aggiornare il canone al costo della vita misurato all' indice ISTAT. Il che con un'inflazione annua del 3,3% comincia a diventare un dettaglio rilevante, sopratutto con un contratto della durata di 4 + (4) appena stipulato.
Un'altra variabile fondamentale sono le scelte dei comuni sull'Imu che potranno ridurre fino al 4 per mille l'aliquota nel caso di immobili locati, lo sconto favorirebbe gli affitti, ma bisogna vedere se i bilanci degli enti locali saranno abbastanza forti da finanziare la riduzione. 
Le dinamiche di mercato territoriale inoltre si riflettono sulle tassazioni delle case locate infatti dove i canoni sono aumentati di più nel corso degli anni, l' Imu ha effetti più lievi se invece si confronta l'imposta con il valore di mercato dell' immobile territorialmente; dove la crecita di valore negli anni ha dato rendimenti più elevati l ' incidenza del tributo sarà più pesante. 
Concludendo L'Imu a parità dell'Ici si paga sul valore "storico", sia pure rivalutato; la cedolare si paga sull' affitto reale quindi la nuova tassazione si porterà via una fetta comunque rilevante dei risparmi fiscali legati alla cedolare.      
 

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