MERCATO: AGLI ACQUIRENTI INTERESSA ANCORA POCO LA CLASSE ENERGETICA
Chi compra una casa, guarda ancora poco all’efficienza energetica. La classe energetica non rientra ancora fra i fattori determinanti che spingono alla scelta di un immobile rispetto ad un altro. Forse perchè il risparmio energetico è visibile solo nel lungo periodo. Al primo posto fra i requisiti che colpiscono l’acquirente ci sono la location, un panorama mozzafiato e le finiture in buono stato.
Lo afferma uno studio realizzato da Enea, in collaborazione I-Com e Assoimmobiliare, per valutare la differenza di prezzo che può essere assegnata sul mercato a edifici più o meno efficienti dal punto di vista energetico.
La classe energetica non ha infatti ancora appeal sul mercato immobiliare. Sono altri i fattori che concorrono alla determinazione del valore di un immobile (come il panorama, la luminosità, il grado di finitura degli interni ecc.). A parità di location, vicinanza ai trasporti o ambiente sociale, a fare la differenza di prezzo sono la presenza dell’ascensore, l’orientamento dell’edificio, l’esposizione, o le buone finiture che pesano circa il 12 per cento; la “vista mozzafiato” incide fino al 20 per cento; l’esposizione anche il 10 per cento, e così via. Confrontando il peso del risparmio energetico con questi indicatori, appare evidente come il primo ancora non abbia lo stesso peso. E sia molto più difficile da ripagare nel tempo.
Il risparmio in bolletta
Secondo un l’indagine sul territorio nazionale, ad esempio un intervento di riqualificazione, capace di trasformare un immobile in classe energetica G in un edificio più efficiente in classe C, permette al proprietario di risparmiare in bolletta circa 215 euro al metro quadro nell’arco di vent’anni (ben 21.550 per un appartamento di 100 metri quadri), cioè circa un ottavo di quanto vale la proprietà, quotata in zona 1.424 euro al mq secondo l’Osservatorio sul mercato immobiliare dell’agenzia del Territorio.
